Speciale Malavoglia 2000 - Le elezioni

Zio crocifisso: << io vi prometto che nelle mie terre ci lavoreranno tutti quelli che ci mettono il pensiero quando vanno a votare e ci sanno che è meglio averci il pane a tavola che mangiare idee di cambiamento, senza pane>>.

Piedipapera: << io ci dico alli trizzoti, che il voto è come un negozio di lupini, io do e tu dai e non ci rimetti, che con me non ci ha mai rimesso nessuno,  solo padron N’toni che ci ha le idee strane>>  

Don Giammaria: << il signore sa che li trizzoti hanno bisogno e non mancherà certo per Lui, se mancherà, mancherà per coloro che ci fanno negozio della propria volontà>>

Menico della locca: << io ci ho da lavorare e se la legge mi da lo diritto di volerci al Comune una persona che mi fa lavorare,  lo diritto mio è  per lui>>.

N’toni: << io non so leggere, nè scrivere però  li negozi li faccio solo quando ci vendo il pesce alla gente e non quando la trizza e il suo futuro sono nelle mie e nelle mani di tutti li trizzoti, che la vita buona si fa volendoci al Comune la gente giusta che ci ha le idee e non li vecchi di sempre che ci raccontano sempre le stesse cose>>.

Padron N’toni: << li vecchi buoni ci sono, ma sono tanti quanto le dita della mano e ci hanno avuto sempre la coscienza di non presentarsi alle elezioni e così li vecchi di sempre che sono quanto le dita di dieci mani ci hanno avuto lo campo libero e li pesci giovani hanno abboccato sempre alli vecchi ami, ma per quanto li lucidino, di ruggini ormai sono e a spezzarli ci vuole poco>>.        

©Grasso Giovanni e Antonio Guarnera 2000
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dal 15/07/2000