Veduta dell'isola Lachea dall'interno
della "Casa Merra"
La "Casa Merra" in una foto del 1927
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Una
leggenda vuole che il nome di Acitrezza derivi da latruzza.
Chi era costei? Era la proprietaria della antica posada che esisteva
nel luogo dove ora è stanziata Acitrezza. La notte quando i viandanti,
che soggiornavano nella posada, dormivano li derubava. Da qui
"latruzza".
Appare difficile che il nome del paese provenga da questo e ancor più
difficile che tale fatto sia veramente accaduto. Una cosa però è certa:
ad Acitrezza esisteva una posada ancora più antica del paese, se si
vuole fare risalire la sua fondazione alla nascita della prima chiesa.
Infatti il principe di Campofiorito fondando l'arcipretura di Acitrezza
assegnava 24 onze perpetue alla chiesa di S.Giuseppe (la prima chiesa)
con atto del 19 dicembre 1690 e a garanzia di questa rendita dava i
proventi della posada(che a quel tempo ammontavano a circa 50 onze
annue).
Dagli appunti di padre De Maria(parroco dal 1884-1928) sappiamo che la
posada era costituita da due stanzg al piano superiose e due sotto, con
un atrio coperto da tettoia e tra una porta e l'altra vi era una
nicchia contenente la tela della Vergine del Carmine illuminata da una
lampada ad olio. Giovanni Carrapipano raccoglieva l'olio per la lampada
e poi con un campanello manuale avvisava i pescatori del rosario. I
membri degli equipaggi si avvicinavano e recitavano il rosario ogni
sera. Ma dove era questa antica posada?
Grazie sempre al De Maria possiamo individuare con certezza in quale
luogo era stanziata. Il parroco ci dice che fu abbattuta e che sorgeva
dove e' oggi il palazzotto detto "la casa Merra" che mantiene ancora
tale denominazione nel linguaggio dei più vecchi. Chiamato così perché
la proprietaria del tempo Domenica Fichera era detta " micia la merra";
la stessa Merra dopo la costruzione del palazzo lo utilizzo' a
"fondaco", cioè come una posada, per parecchio tempo. La tela della
Vergine del Carmine, secondo il De Maria, con la costruzione della
"casa merra" fu trasferita in casa Ricca nel quartiere della Barriera.
La veccia posada quindi andò distrutta. Il parroco ci dice che,
all'incirca, tale fatto avvenne quando questa passò dal principe di
Campofiorito a Donato Quattrini e a Giovanni Del Monte. La datazione e'
quindi incerta, tuttavia è sempre il De Maria che ci viene in aiuto,
infatti dai suoi appunti sappiamo che nel 1846 nel palazzo del principe
di Campofiorito fu costituito uno stabilimento enologico i cui titolari
erano i personaggi anzidetti, ma noi sappiamo pure che l'ultimo
discendente della casa dei Riggio muore nel 1790.
Possiamo quindi a buona ragione pensare che in qualche modo a Quattrini
e Del Monte fosse rimasta l'amministrazione dei beni del Principe(di
cui faceva parte la posada) e che probabilmente intorno alla seconda
metà del 1800 scompare definitivamente l'antica Posada della Trezza.
Oggi però "la casa merra", forse il più vecchio palazzo di Acitrezza,
ci ricorda ancora l'esistenza di quella antica Posada la cui data di
edificazione si perde nella notte dei tempi, o se vogliamo essere così
arditi come il De Maria, all'epoca in cui dominavano i Romani.
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