Sono buche di erosione di dimensioni varie che
ricordano le marmitte dei giganti delle regioni ghiacciate e
che si trovano a nord dell'isola, nella zona detta "La
Cornera" accuratamente studiate dal Gaetano Platania e da
lui chiamate "Marmitte dei pigmei".
Nel suo lavoro del 1903 egli rileva che il moto vorticoso
delle onde del mare cariche di materiali solidi in sospensione
creano queste cavità quando un ciottolo trasportato in una
buca viene fatto girare e rigirare dalla furia del mare come
una trivella.
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Alcuni
esempi di marmitte sulla marna e sul basalto |
La roccia viene logorata e si forma una buca che può
essere più o meno grande in funzione del tipo di roccia.
Le marmitte presenti nella parte bassa dell'isola, scavate
nella marna sono, infatti, ampie di diametro di 80 - 90 cm e
profonde anche un metro, mentre quelle che stanno più in alto
sono più piccole perchè il basalto è più duro.
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Ancora
esemplari di marmitte sulla marna e sul basalto |
Il Platania aggiunge che "sono noti altri esempi, come
sulle coste della Finlandia, nella grotta di Bergeggi in
Liguria, al capo di Leuca, ma in nessuno di tali luoghi vi è
tanta varietà di marmitte, come quella che si osserva in
questa piccola porzione dell'isola.
Queste curiose buche di erosione che in gran numero
adornano le parti settentrionali dell'isola sono così
numerose , così svariate nella forma che vale la pena di
rendere facile l'accesso in questa zona e di richiamarvi
l'attenzione dei numerosi visitatori.
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"La
Cornera" e
altre zone dell'isola Lachea manifestanti tali buchi
d'erosione |
Io credo che le marmitte di erosione marina dell'isola di
Acitrezza, se opportunamente curate ed illustrate, riusciranno
più interessanti di quelle glaciali che si ammirano nel
Glketschergaten di Lucerna, ed è bene che quest'isola, questo
magnifico monumento geologico sia conservato con quell'amore
che la sua importanza ben merita.
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