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           Maremoto 21 dicembre
          1899 
          Acitrezza
          – Il 21 dicembre del 1899 un maremoto di grandi proporzioni si
          scatenò ad Acitrezza.  I
          pescatori avevano tirato le barche dalla riva, ma il vento fischiava
          così forte e i cavalloni, di schiuma bianca, si alzavano così in
          alto da far temere il peggio. Il rumore tremendo delle 
          onde, che si infrangevano sull’isola Lachea e i Faraglioni,
          davano il senso della forza del mare. I pescatori si affannavano con
          le barche, le donne piangevano, alcune pregavano. Ma il mare era
          incessante nel suo moto; quasi non sapesse, nulla, della sofferenza
          che stava arrecando. 
          L’acqua
          cominciava ad invadere le case, c’è chi cercava di salvare i propri
          oggetti, i mobili e gli animali, ma il mare sembrava inarrestabile.
          C’è chi metteva massi alle porte delle proprie case per non farlo
          entrare, ma era tutto inutile: l’acqua prendeva possesso, senza
          bussare, di tutto quello che le si faceva incontro e lo ritirava con
          se. Le onde avevano sradicato i muri dei terreni confinanti con il
          mare, portato via due barche; pioveva a dirotto, sembrava la fine. Ma
          non poteva durare allungo, i pescatori lo sapevano:” Il malo tempo
          non dura tutto il tempo”. Le onde incominciarono a 
          scemare mentre  già 
          si pensava a ricostruire. 
          Liberamente
          ispirato al racconto del maremoto di padre De Maria. 
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                Foto Francesco
                Maugeri
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                 La
                mareggiata del 5 gennaio del 1985 
                  
                Le
                onde fragorose s’innalzavano dietro l’isola e i faraglioni;
                il mare si faceva sempre più minaccioso e trasportava le barche
                dei pescatori fin sulla strada della marina. Una distesa di
                schiuma bianca ricopriva la costa della “urnazza”, era tutto
                irreale, bello e spaventoso. L’onda sfondò la veranda di un
                locale che si affaccia sul mare. Altri danni si ebbero a barche
                e cose, il mare penetrò insinuandosi nell’interno del paese
                creando molta apprensione, ma anche questa mareggiata terribile,
                man mano, andò scemando. 
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                 Terremoto
                11 Gennaio 1693 
                Era l'undici Gennaio
                del 1693 quando un tremendo terremoto si scatenò su tutta la
                Sicilia orientale. Acitrezza subì tantissimi danni: cadde per
                intero la chiesa di S. Giuseppe e moltissime case. Dopo che le
                scosse terminarono si raccolsero 17 morti. L'evento catastrofico
                fu tale, che la gente, rimasta in vita, ne fu sconvolta. La
                paura, però, non impedì che i trezzoti ricominciassero a
                vivere ricostruendo le case distrutte. Per tali case furono
                utilizzati anche pezzi della distrutta chiesa di S. Giuseppe. 
                L'elenco dei morti: 
                1) Didaco Spada 
                2) Anzonia Spada 
                3) Maria Cantarella 
                4) Anna Viscuso 
                5) Rosa Viscuso 
                6) Angela Sacco 
                7) Anna Sacco 
                8) Agata Sacco 
                9) Maria Scugo 
                10) Venerando Scugo 
                11) Piero Puglisi 
                12) Carmine Grillo 
                13) Rosa Cacciola 
                14) Agata Aquino 
                15) Anna Aquino 
                16) Senzia Tammataro 
                17) Antonia Cunsolo  |