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La
Madonna della Buona Nuova è festeggiata ogni hanno ad
Acitrezza la prima domenica di settembre. Non si conosce
tuttavia quando e chi introdusse il suo culto, si sa invece
che la festa fu introdotta nel 1923. E' la Protettrice dei
marinai che quando partono per mare le affidano il loro
destino. La statua che si trova nella chiesa di San Giovanni
Battista (nella foto accanto) è datata 1911 ed è opera dell'acese
Angelo Musumeci. A nord del paese sulla via principale esiste
un edicola (nella foto accanto in basso) ad essa dedicata
costruita nel 1871 a spese dei marinai dove si trova un quadro
raffigurante la madonna che reca in braccio il Bambin Gesù
con un piccolo bastimento tra le mani. Ancor prima di questa
edicola ne esisteva un altra di più antica origine, in
prossimità del mare, che andò distrutta. Nel 1916 stante
l'aumento della popolazione l'allora arciprete di Acitrezza
padre De Maria acquistò nella zona detta "scalazza"
un terreno intestandolo alla chiesa di San Giovanni Battista
per edificarvi la chiesa della madonna. Oggi sul quel terreno
esiste una suggestiva chiesa all'aperto dove vengono celebrate
messe e matrimoni. Sul faraglione grande nel 1954 fu eretta
una statua rappresentante la madonna, raggiungibile dopo aver
salito uno dopo l'altro i gradini che partono dalla base dello
scoglio ciclopico, dove vi e' un approdo per le barche. Qui le
coppie appena sposate vanno a depositare un mazzolino di fiori
affinché la madonna le protegga. L'uno settembre del 1995 fu
celebrata sul faraglione una messa, a quarant'anni dalla posa
della statua, officiata dal vescovo di Acireale con la
partecipazione dei fedeli che assistettero alla messa dalle
barche. Durante la festa il fercolo della madonna percorre le
strade di Acitrezza tra il suono della banda e i botti dei
fuochi d'artificio. Ai lati delle strade si trovano le
bancarelle della "calia": semenza, ceci, carruba,
noccioline e pistacchi. Durante la processione della Madonna,
nella piazza centrale viene effettuata l'asta dei doni
raccolti dai mastri di festa nella prima mattinata tra i
fedeli. A "vanniare" i doni sul palco, per
l'occasione predisposto, ci sono tre pittoreschi personaggi di
Acitrezza: lo zio Nino “motto” e lo zio Nino “jaddina”
e Alfio Ingalisi.
La festa si chiude con il rientro della madonna in chiesa e i
fuochi artificiali finali che irradiano l'isola e i
faraglioni. |
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