Senza la condotta non si canta Messa 
			 
			 Incontro 
			animato ed interessante ma che ha posto uno dei soliti problemi 
			politici: il finanziamento. Infatti, è questo uno degli impedimenti 
			per cui la condotta fogniaria che dovrebbe collegare il Comune di 
			Acicastello a quello di Catania vede una spesa di circa 9 milioni di 
			Euro complessivi di cui 7,5 milioni di Euro solo per il "tubo". 
			Alla serata civica organizzata dall'associazione culturale Centro Studi Acitrezza 
			di sabato 19 novembre nei locali comunali di Villa Fortuna ad Acitrezza 
			hanno partecipato il Sindaco di Acicastello, Silvia Raimondo, 
			l'Assessore ai Lavori Pubblici di Catania, On. Filippo M. Drago, 
			l'Assessore ai rapporti Istituzionali del comune castellese 
			Carmencita Santagati e l'Assessore ai Lavori Pubblici Carmelo 
			Scandurra, Adele Trainiti, Architetto dell'Ufficio Tecnico di 
			Acicastello, l'ingegnere Pina Testa dell'Ufficio Tecnico di Catania oltre 
			all'intervento dell'Assessore al Bilancio di Acicastello Rosario Pennisi. 
			L'incontro è stato incentrato sullo stato di attuazione del Parf del 
			Comune di Acicastello che prevede l'allacciamento alla rete fognante 
			del Comune di Catania. Se il Sindaco castellese ha evidenziato come 
			manchino solo i fondi per attuare gli atti burocratici già compiuti 
			dalle due amministrazioni, l'assessore ai lavori pubblici catanese 
			ha proposto un protocollo d'intesa tra i due comuni da presentare al 
			Governo centrale per ottenere il finanziamento. Il Centro Studi 
			Acitrezza, sorretto anche dagli interventi dei cittadini, ha voluto 
			sottolineare come questa problematica verrà seguita dai membri 
			dell'associazione. Inoltre, si è aggiunto il fatto che si sta 
			portando avanti pure la questione del canone di depurazione con 
			l'ulteriore documentazione da inviare al Garante del contribuente.
			
			 L'assessore 
			ai lavori pubblici di Acicastello ha auspicato ad una soluzione 
			parziale proponendo al Comune di Catania la realizzazione del tratto 
			di condotta che va da via Policastro fino al tratto iniziale di 
			Cannizzaro rendendolo funzionante seppur non risolvendo il problema 
			completamente.  
			I cittadini richiedono qualcosa di più all'amministrazione dubitando 
			che si faccia qualcosa nel breve periodo. In aggiunta a ciò, la 
			cittadinanza trezzota è ulteriormente afflitta dall'ingiusto canone 
			di depurazione che vede il pagamento di un servizio che non esiste. 
			 
			A tal proposito,
			Giovanni Grasso e Antonio Guarnera presidente e vipresidente del CSA 
			precisano:<<Abbiamo organizzato quest'incontro perchè 
			desideriamo che le autorità competenti mettano a conoscenza i 
			cittadini della situazione reale e perchè non è più sostenibile la 
			mancanza del depuratore, mentre i trezzoti sono costretti ugualmente 
			a pagare il canone>>.  |