Rifiuti
di ogni genere sono apparsi alla vista dei soci del Centro Studi
Acitrezza che esultavano alla demolizione della carcassa di
peschereccio abbandonata nello scalo d'alaggio trezzoto da circa
12 anni avvenuta stamattina alle 8.30 a termine di un percorso svolto
dall'associazione culturale per circa un anno e mezzo fatto di
note inviate agli Enti preposti, volantini, articoli sui quotidiani ed
incontri con i cittadini.
Il Presidente dell'associazione trezzota
Giovanni Grasso dichiara: "Questa esperienza è una grande
vittoria civica che dimostra la necessità di un continuo monitoraggio
del territorio e di continua sensibilizzazione degli Enti locali ai
tanti problemi che affliggono la nostra piccola cittadina". Il
Vicepresidente Antonio Guarnera precisa: "Un ringraziamento
particolare va alla Casa dei pescatori di Acitrezza per aver segnalato
la questione e al Locamare di Pozzillo e Acicastello per averla
risolta."
Incredibile
il percorso per risolvere la vicenda. Circa un anno e mezzo fa la Casa
dei Pescatori di Acitrezza segnalava al CSA la necessità di
intervenire per rimuovere la carcassa di peschereccio abbandonata da
oltre un decennio nello scalo d'alaggio. Il Centro Studi Acitrezza
aveva informato l'USL 3 di Catania che aveva effettivamente rilevato
il problema igienico e di salute pubblica, ed l'Ufficio
Locale Marittimo di Acicastello, poi un lunghissimo iter che ha visto
coinvolti il Locamare di Pozzillo, l'Agenzia del Demanio,
l'I.P.SE.MA., l'I.N.P.S., l'Ufficio Dogana. Addirittura, l'on. Filippo
Drago presentò un'interrogazione al Ministro dei Trasporti per
conoscere i motivi della lentezza nel procedimento amministrativo. Il
Commissario Straordinario del Comune di Acicastello Sammartino aveva
anche convocato una conferenza di servizi in base alla quale A.M.P.
"Isole Ciclopi" e Comune di Acicastello si erano resi
disponibili al pagamento della demolizione dell'imbarcazione.
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