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Provincia di Catania
Circondario di Acireale
Comune di Acicatena
L’anno 1861 il primo di Aprile nella sala municipale
Riunitosi il consiglio Comunale, per invito del signor presidente, in
seduta ordinaria, ai sensi della circolare del signor governatore del
13 marzo decorso can: 2 N.3598 .
Intervenuti i signori consiglieri… Ha
dichiarata aperta la sessione
... omissis ...
Circondario l’uno del 26 gennaio ultimo can: 2 N.476
e l’altra del 6 febbraio scorso can: 3 N.
1396, con la quale sulla dimanda degli abitanti di Acitrezza per
aggregarsi a questo Comune si preferiva sentirsi all’uopo questo
consiglio Comunale.
… il Consiglio
Sull’emergenta osserva essersi in ogni tempo
riconosciuto che le città prosperino e si ingrandiscono per la propimità al mare o sulle sponde dei fiumi: un colpo d’occhio
sulla geografia storica ce ne convince e sarebbe vanità lo scenderne ai
dettagli; Quando dunque ci si offre di
ridivenire paese marittimo coll’aggregazione dello scalo di Aci Trezza,
sarebbe un disconoscerne i vantaggi ed non gradirlo.
Vi tradirebbero pure i voti e gli interessi di questa popolazione, la
quale restò marittima nel 1639, quando dall’antico Aci ve ne fecero due
Comuni, e continuò tale allorché S. Antonio si smembrò
da Aci SS. Antonio e Filippo .
Che se poi piacque ad un intendente di poco senno politico nel 1829
strappare alla madre patria il Comunello di Acitrezza ed aggregarlo ad
Acicastello nonostante il dissenso delle parti, fu
ciò un dispotismo disutile e nocivo.
Le società nascono pel consenso e la concordia degli animi colla
comunione di interessi le sostiene; mancando però uno di tali elementi
è certa la dissoluzione.
Così avvenne per Acitrezza: Acicastello riguardò i trezzoti non come
fratelli ma sudditi e servi, avrà tutto a se, e quello scalo già
florido è divenuto deserto; non più barche da negozio, non più
negozianti, non più traffico , tutto è miseria e squallore.
Pellorchè se quelli disgraziati vogliono ritornare alla madre patria,
dopo amarezza deve accoglierli nelle sue braccia, ed è il voto di
questi amministrati.
Il consiglio quindi ad unanimità delibera rassegnarsi al Sig.
Intendente del circondario ed al Sig Governatore della provincia,
convenire a questo municipio la riunione del quartiero di Acitrezza un
tempo indebitamente smembratogli, ed esser del suo interesse e decoro
l’accettarlo.
(continua con firme consiglieri)
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Provincia di Catania
Circondario di Acireale
Comune di Aci Catena
Oggetto: sulla dimanda degli abitanti di
Acitrezza
Verbale del Consiglio Comunale Seduta
Straordinaria 1 convocazione
L’anno 1800 ottantuno, addì venticinque del mese di Luglio
alle ore 9. a.m. nella sala delle adunanze consigliari;
previa le
formalità prescritte agli atti 79 e 80 della legge
comunale e provinciale
Si è riunito oggi il consiglio comunale sotto la presidenza del sig.
Rossi Comm. Ignazio … e con l’interessamento dei consiglieri signori :
Petralia Salvatore, Bonaccorsi Giuseppe, Musumeci Salvatore, …
Francesco, Tropea Francesco, Tropea Giuseppe, Corsaro Pasquale,
Chiarenza Luciano, Barbagallo Vicenzo, Tropea Lucio, Tropea Vincenzo,
con l’assistenza dell’…
Il Sindaco … Espone :- Signori è stata presentata alla nostra
presidenza una supplica a firma
Del Sig. Salvatore Musumeci di
Aci Trezza quale procuratore della maggioranza
degli elettori di quella borgata. Alla suddetta supplica v’è annessa
una dimanta indirizzata a Sua Maestà Umberto I°
Re d’Italia, mercé la quale si supplica il Real Governo, a voler
decretare: che la succitata borgata di Aci Trezza fosse divisa dal
Comune di Acicastello ed aggregata a quello di Acicatena.
Questo onorevole
consiglio si è dovuto altre volte interessare del desiderio ripetutamente manifestato dagli abitanti e
dagli elettori della borgata di Acitrezza chiedendo la aggregazione
della borgata suddetta al comune di Acicatena; Ammettendo
l’aggregazione alle condizioni che saranno determinate dalla competente
autorità ed obbligandosi il Comune a costruire quel piccolo tratto di
strada che dalla contrada Porticatazzo conduce ad Acitrezza, ed a mantenere costantemente in quella borgata un
ufficio di stato civile per nascite, matrimoni e morte. Delegando
queste attribuzioni ad un Consigliere Comunale di stabile permanenza.
-
Il Consiglio -
All’esposizione del presidente aggiunge le seguenti considerazioni:
E’ risaputo che il nostro territorio per lungo tratto confina con
quello di Acitrezza, e che la maggior parte del territorio di Acitrezza
è posseduto dai cittadini di Acicatena.
E’ risaputo inoltre dall’epoca antichissima che si perde nell’oscurità
dei tempi, quell’aggregato di case che oggi formano la borgata di
Acitrezza faceva parte del Comune di Aci Catena e che il decreto Reale
del 1828 non fece altro che togliere la borgata alla propria madre, ed
aggregarla ad un Comune vicino Trezza, tanto che in ogni tempo si sono
lamentati gli effetti dell’improvviso decreto. Osserva inoltre, che
alle varie istanze fatte in proposito ed ai vari pareri emessi dal
consiglio si è riconosciuto che tanto la frazione, che il Capo-Comune
Aci Catena hanno tali interessi di unità, che non possono stare divise.
Ritenute le considerazioni di cui sopra.
-Il Consiglio-
Delibera di emettere, come fa infatti, un voto favorevole, perché la
borgata di Acitrezza fosse disunita dal Comune di Acicastello e
aggregata a quello di Aci-Catena e per alzata e seduta ad unanimità
approva l’ordine del giorno proposto dal Sindaco.
(Continuano firma…)
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