Facciata
della chiesa
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La costruzione della chiesa di
S. Giovanni Battista
Erano trascorsi ormai quasi 50
anni dalla distruzione della chiesa di S. Giuseppe dovuta al terremoto
del 1693. La popolazione era aumentata notevolmente e la piccola chiesa
di S. Giovanni Battista, che sorgeva dinanzi al mare, non era più
sufficiente. Abbandonata l'idea di riedificare quella di S. Giuseppe si pensò di rifare più grande e più bella
quella del Battista, nello stesso luogo dov'era la piccola, la quale
sarebbe stata incorporata nella grande e, a costruzione ultimata,
abbattuta. La popolazione chiese parere al Principe che diede il suo
assenso. Era, allora, Arciprete in Acitrezza Don Francesco Spina, che fu fatto Parroco quando era ancora
Diacono, come si legge nell'iscrizione sul suo ritratto posto nella
sacrestia della odierna chiesa di S. Giovanni Battista. Per la
costruzione della nuova chiesa ci volevano degli esperti murifabbri;
si scelsero Alfio e Concetto Grasso, padre e figlio, di Aci S. Antonio.
I due erano molto noti, ed avevano già costruito anche la chiesa
eremitica di Sant'Anna. La chiesa fu portata a termine grazie al
contributo economico dell'Arciprete, e a
quello massiccio dei cittadini. Per la costruzione vennero usati, in
parte, materiali ricavati dalla distrutta chiesa di S. Giuseppe. Molto
materiale della distrutta chiesa era stato usato dai cittadini anche
per la ricostruzione delle loro case dopo il terremoto del 1693.
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