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Si
sta avviando sempre più decisamente verso una positiva
conclusione “storica” la questione dell’indipendenza
comunale di Acitrezza.
Il problema ha afflitto i trezzoti sin dal
lontanissimo 1828 quando il governo borbonico del Regno delle
Due Sicilie ordinò arbitrariamente, senza alcun valido
motivo, di aggregare Acitrezza, come frazione, al Comune di
Acicastello. Ma il malumore contro questa situazione di
“sudditanza” non trovava sbocco in mancanza di una guida
efficiente verso una soluzione di giustizia.
Uno spiraglio si aprì dopo la seconda
guerra mondiale quando, con l’istituzione dell’Autonomia
regionale siciliana, alcune “leggine” tra il 1951 e il
1985 concessero l’indipendenza comunale, in provincia di
Catania, alle frazioni di Valverde, Milo, Maniace, Mazzarrone
e Ragalna. Purtroppo, in quel periodo, ad Acitrezza mancò una
“guida” che permettesse di ottenere lo stesso beneficio.
Poi, dal 1985 in poi la burocrazia della Regione Siciliana
rese di fatto impraticabile la procedura verso l’autonomia
comunale.
Nel giugno dell’anno 2000 si è
costituito ad Acitrezza un Comitato per l’indipendenza
comunale, forte di una sottoscrizione plebiscitaria degli
abitanti.
Il Comitato, operando senza clamore ma con
grande efficienza, ha conseguito in breve tempo vari
obbiettivi di valore decisivo:
1) ha posto opportunamente il
problema all’attenzione dell’opinione pubblica, mediante
dibattiti e interventi sui mezzi di comunicazione di massa
(radio, giornali e reti televisive), “esportandolo” fuori
dell’ambito del paese e delle inutili conversazioni al bar;
2) ha contestato efficacemente
l’opposizione del Sindaco dell’epoca di Acicastello il
quale pretendeva di far decidere la questione agli abitanti di
Acicastello e addirittura di vari paesi del circondario anziché,
com’è giusto, esclusivamente agli abitanti di Acitrezza;
3) ha provocato la
presentazione di un apposito progetto di legge dell’on.
Salvo Fleres all’Assemblea Regionale Siciliana che è
l’unica sede competente a concedere nell’isola la
promozione d’una frazione a Comune autonomo;
4) ha curato che la nuova
legge-quadro regionale che regola gli Enti locali in Sicilia
–approvata il 23 dicembre del 2000- prevedesse, per la
costituzione dei nuovi Comuni, i requisiti che Acitrezza
possiede.
Ora le prossime scadenze decisive sono:
1) la pubblicazione, ormai
imminente (nonostante i ritardi della macchinosa burocrazia
regionale) del Regolamento per l’attuazione della
legge-quadro;
2) un referendum, che sarà
indetto dall’Assessorato Regionale agli Enti locali e verrà
riservato esclusivamente agli elettori di Acitrezza, per
verificare la volontà popolare di autonomia;
3) e, infine, la legge
regionale con la quale sarà sancita l’indipendenza
municipale di Acitrezza. |
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